Bimbi e viaggi intercontinentali, 12 cose da mettere in valigia
Bimbi e viaggi intercontinentali – La fase che precede il giorno della partenza per le ferie estive prevede prenotazioni, organizzazione e naturalmente la preparazione delle valigie. È necessario avere cura non solo di preparare attentamente il bagaglio per gli adulti ma anche di organizzare al meglio il borsone che raccoglie prodotti e vestiti riservati ai piccoli di casa. Viaggiare sapendo che tutto è portata di mano e che nulla di fondamentale è rimasto a casa ci permetterà di vivere più serenamente la vacanza, soprattutto se la nostra destinazione supera i confini nazionali.
A tal proposito, in occasione del 74° Congresso della Società italiana di pediatria (Sip) in programma il 12 giugno a Roma, sono stati analizzati gli aspetti principali da non trascurare quando viaggiamo toccando mete internazionali in compagnia dei bambini.
SITIP, Società italiana di infettivologia pediatrica, in particolare, rivela cosa sia importante fare prima di un viaggio internazionale, quali mete raggiungere, cosa infilare in valigia, come comportarsi al rientro a casa, quali possono essere i rischi infettivi, le vaccinazioni e soprattutto le dodici cose da non lasciare a casa se portiamo i bambini con noi.
Bimbi e viaggi intercontinentali – 12 cose da non dimenticare
I prodotti e i medicinali che non vanno lasciati a casa perché potrebbero non essere disponibili nel Paese di destinazione sono i seguenti:
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SOLUZIONI DISINFETTANTI
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GEL DISINFETTANTE PER LE MANI
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ANALGESICI E ANTIPIRETICI
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POMATE CORTISONICHE CONTRO PUNTURE DI INSETTI
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ANTICINETOSICI CONTRO MAL D’AUTO, D’AEREO, DI MARE
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UN ANTIBIOTICO AD AMPIO SPETTRO
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SOLUZIONI REIDRATANTI ORALI
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PRODOTTI ANTIZANZARE
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ANTIMALARICI (se indicata la profilassi)
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CREME SOLARI AD ALTA PROTEZIONE
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FARMACI UTILIZZATI ABITUALMENTE, IN QUANTITÀ SUFFICIENTE PER TUTTA LA DURATA DEL VIAGGIO ED EVENTUALMENTE UN 10% DI PRODOTTI IN PIÙ PER FAR FRONTE AD EVENTUALI IMPREVISTI
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CERTIFICATO DI ASSICURAZIONE SANITARIA
Bimbi e viaggi intercontinentali
È bene tener presente che i bambini, in genere, tollerano meglio degli adulti i cambiamenti di fuso. È fondamentale comunque regolare le ore del sonno e dei pasti già nei due giorni prima della partenza. Nausea e vomito possono essere limitati scegliendo posti a metà cabina in aereo. Che sia nostra o presa a noleggio, la macchina deve essere sempre dotata di un seggiolino o dell’adattatore a cui il bambino va ben assicurato.
Se la destinazione è la montagna occhio al mal di montagna acuto, la patologia più frequente in età pediatrica (abbattimento, irritabilità, nausea, vomito, disturbi del sonno i sintomi) e associata al raggiungimento in breve tempo di quote superiori ai 2.500 metri.
In alcune destinazioni turistiche, scegliete di bere solo acqua e bevande in bottiglie sigillate, evitate il ghiaccio, scegliete di fare il bagno nelle zone turistiche attrezzate; fate indossare al bimbo le scarpette da bagno antiscivolo; applicate i repellenti per le zanzare ogni 3-4 ore, evitando nei bimbi le mani.
Una volta rientrati alla base, soprattutto se di ritorno da Paesi ad alta endemia, è consigliato fare una visita medica.
È preferibile infine, che i neonati non viaggino in aereo prima che abbiano compiuto una settimana di vita.
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