Sport antichi: ecco 5 discipline praticate ancora oggi nel mondo
Quasi ogni giorno spuntano nuovi sport estremi che mettono in ombra quelli più tradizionali, riducendoli alla pratica di pochi amatori. D’altra parte esistono sport antichi che ben reggono il confronto con quelli più attuali e ancora oggi sono praticati e apprezzati in tutto il mondo.
Vediamo insieme i 5 sport antichi praticati ancora oggi nel mondo.
La corsa: tra tutti gli sport antichi è autentica espressione di movimento
Partiamo di corsa con l’ovvietà: fin dai tempi più remoti l’uomo corre. I movimenti naturali legati alla corsa, nata per sfuggire al pericolo, potrebbero far pensare a niente di straordinario. Non è così!
Essendo la disciplina più accessibile, è anche la più praticata dalla notte dei tempi! Per questo motivo conserva tutto il fascino dello sport, quando si corre si è sempre in movimento, in armonia con tutto il corpo.
Anche se le origini sfumano nel passato, la corsa è stata ufficialmente introdotta come disciplina nel 776 a.C. alle prime Olimpiadi greche, con ben quattro diverse tipologie di gare. Un inizio significativo per il più semplice degli sport antichi!
Il lancio del giavellotto: una vera prova di forza negli sport antichi
Tra gli sport antichi praticati ancora oggi non possiamo non citare il lancio del giavellotto.
Esistevano due versioni di questa disciplina: la prima, praticata nell’antica Grecia, consisteva in una gara di tiro al bersaglio con una lancia corta chiamata giavellotto, la seconda, praticata nell’antica Roma consisteva nel lancio della stessa il più lontano possibile. Per lanciare il giavellotto assai lontano non era necessaria la precisione bensì una grande forza: il giavellotto che arrivava più lontano decretava il vincitore. Né più, né meno.
Come per la corsa, l’origine del lancio del giavellotto è remota, legata però più all’ambito della guerra che a quello della caccia. Difatti è nata come addestramento per insegnare ai soldati a perforare gli scudi dei nemici a grande distanza.
Il lancio del giavellotto, faceva già parte delle prime Olimpiadi greche, ma solo nel 1906 è stato introdotto ufficialmente tra gli sporti olimpionici moderni.
Il Polo: lo sport dei re
Il Polo è poco conosciuto in Italia, ma grazie alle sue origini regali è molto diffuso e amato nel resto del mondo, specialmente in India e in Inghilterra. Le sue origini si collocano nell’Asia Centrale del 600 a.C. circa, con la prima partita ufficiale disputatasi fra persiani e turcomanni. A rafforzare l’idea che il Polo sia lo sport dei re è la leggenda secondo la quale anche il sovrano mongolo Gengis Khan amasse dilettarsi in questo gioco. Pare infatti che lo utilizzasse come allenamento per elaborare strategie destinate alla cavalleria.
Tra gli sport antichi sopravvissuti oggi, è l’unica disciplina di squadra che necessita di animali come compagni. I giocatori di ogni team devono colpire una pallina fino a mandarla nella porta avversaria, rimanendo saldamente ancorati alla sella del proprio cavallo. È essenziale quindi un’incredibile coordinazione e un ottimo lavoro di gruppo. Con il primo club di Polo a Silchar in India nel 1859 si diffonde ben presto in tutto il mondo.
L’Hockey: la fuga dall’élite
L’origine di questo sport può risalire fino all’impero persiano, ma abbiamo testimonianze certe di questa disciplina in Grecia già dal 510-500 a.C. su numerosi bassorilievi e immagini che raffigurano giocatori intenti a sfidarsi con bastoni ricurvi e una pallina.
Una versione molto simile, di nome Shinty, è praticata oggi nelle Highlands scozzesi, dove è ancora uno degli sport più amati. Non solo. Questo sport piacque talmente tanto ad Edoardo III d’Inghilterra, che nel 1363 ne proibì con un editto la sua pratica ai ceti più poveri, riservandolo esclusivamente alla nobiltà. Nonostante la limitazione della pratica all’élite del tempo, con l’espansione coloniale degli inglesi, il gioco si diffuse nel resto del mondo, crescendo di notorietà soprattutto negli USA e in India.
Il Wrestling dell’antichità: la lotta a corpo libero
Non sono gli americani i padri del Wrestling, ma un gruppo di uomini primitivi nella Francia di circa 15.000 anni fa. A Lascaux sono stati rinvenuti dipinti rupestri raffiguranti due contendenti che si apprestano a lottare in una posa caratteristica della lotta corpo a corpo. Infatti tra gli sport antichi praticati ancora oggi, il più arcaico è sicuramente la lotta a corpo libero. E le testimonianze non si fermano qui.
Ci sono numerosi reperti archeologici egizi e babilonesi con illustrazioni che mostrano lottatori utilizzare tecniche note anche nelle competizioni sportive attuali. Diverse testimonianze del passato le troviamo sparse in tutto il mondo, dalla Mongolia alla Libia fino alle grotte preistoriche in Giappone, tutte datate dal 7000 al 6000 a.C.
Adesso è facile capire perché sia diventata popolare e diffusa in tutto il mondo: la lotta a corpo libero è nata in principio dall’esigenza di un addestramento alla sopravvivenza, in seguito trasformata in un’esibizione di forza e agilità, ed infine in una disciplina del controllo del proprio corpo e della propria mente. Che incredibile evoluzione!
Giunti a questo punto, quando praticherai il tuo sport preferito, ricordati di tutte le generazioni che ti hanno preceduto, e che prima di te hanno percorso la tua stessa strada, limando e perfezionando lo sport che ami di più.
Il passato può dare ancora tanto al futuro. Anche nello sport!
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